Negli scorsi mesi abbiamo a più riprese fatto emergere, attraverso varie iniziative pubbliche (“Occupy Urbino” e “Senza di noi Urbino muore” su tutte), il paradosso di una città a forte vocazione studentesca in cui non esistono spazi per lo studio e l’aggregazione liberamente accessibili agli studenti. Ci sembra fondamentale rilanciare la nostra lotta proprio da questo punto, perchè siamo convinti del fatto che in un momento di forte crisi e di scomparsa progressiva del diritto allo studio il primo passo da compiere sia una riappropriazione dal basso degli spazi universitari che, in un modo o nell’altro, ci sono stati sottratti durante questi ultimi anni.
Ad Urbino è emblematico il caso del Collegio Internazionale gestito dall’ERSU, storica Casa dello Studente dentro le mura, che dismessa la sua funzione primaria di accoglienza degli studenti beneficiari di borsa di studio è ormai divenuto una foresteria dai prezzi assolutamente fuori dalla portata del mondo studentesco a medio-basso reddito (soprattutto di quegli studenti che non possono permettersi di sborsare oltre 300 euro al mese di affitto!). Ciò dimostra come la componente studentesca, che usufruisce dei servizi offerti da questo territorio, sia sempre più fascia debole tanto a causa dell’impoverimento progressivo delle famiglie di provenienza, quanto in conseguenza della riduzione di tutti quei servizi che rendevano possibile vivere e studiare a Urbino. I progressivi tagli e la conseguente riduzione dei servizi dedicati agli universitari rende l’attuale situazione molto distante da ciò che si vorrebbe definire una città campus.
Tornando all’albergo-collegio Internazionale, riteniamo inaccettabile che una struttura costruita con soldi pubblici (proprio perché residenza universitaria), amministrata da un ente regionale che dovrebbe garantire il diritto allo studio, sia gestita secondo logiche privatistiche ed aziendali, senza alcuna attenzione per le esigenze degli studenti e senza che sia chiaro l’utilizzo dei proventi che da questa nuova attività imprenditoriale derivano. Se le attuali camere a disposizione nella struttura, offerte a prezzi concorrenziali rispetto agli altri alberghi della zona, hanno di fatto precluso la possibilità di un alloggio in centro per gli studenti borsisti, ci si aspetterebbe almeno che ai maggiori introiti corrisponda ad un maggior investimento in servizi e strutture dedicate agli studenti, primi destinatari delle politiche di gestione dell’ERSU. Questo è solo un esempio della vergognosa gestione del diritto allo studio da parte dell’ERSU, che di fronte alla progressiva perdita di servizi un tempo garantiti per tutti gli studenti non ha saputo rispondere con una ripartizione equa e trasparente dei mezzi a propria disposizione. E’ alla luce di questo dato di fatto che abbiamo a più riprese chiesto ai dirigenti dell’ERSU di prendersi le proprie responsabilità, politiche e sociali, anche rassegnando le proprie dimissioni.
Per queste ragioni oggi un gruppo di studentesse e studenti in mobilitazione dallo scorso settembre ha deciso di entrare nel Collegio Internazionale e rivendicare l’ex aula studio di questo edificio, per restituirla alla comunità studentesca e alla sua funzione originaria. Lo spazio in questione era l’aula studio storica dell’ex Casa dello Studente dentro le mura di Urbino, ed è oggi abbandonata a se stessa, chiusa tutto l’anno e fino ad ora utilizzata solo per la conferenza di inaugurazione della nuova sede. Alla luce del fatto che l’unica aula studio utilizzabile anche dopo la chiusura dei locali universitari sia ubicata ai collegi universitari, distanti dal centro e quindi non alla portata di tutti, riteniamo che l’ERSU debba rendere accessibile questo spazio storico agli studenti per poter studiare ed eventualmente anche per l’organizzazione di incontri, seminari e altre iniziative.
Questo è un altro passo di una riappropriazione cosciente e costante di ciò che ci è stato tolto, dagli spazi di socialità ai diritti che ci vengono negati quotidianamente.
Il sapere non è merce!
Liberiamo l’aula studio!
Riprendiamoci gli spazi che ci spettano !
Collettivo C1Autogestita/Studenti in Movimento – Collettivo Drude – ass. Fuorikorso